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La tradizione del canto
popolare č sempre stata
molto diffusa in queste valli.
Fin dall’inizio del
Novecento quasi tutte
le famiglie custodivano
gelosamente un
quaderno (lou caié d’lā
chёnsołn) sul quale venivano annotate le
strofe delle canzoni .
Erano per lo pił
in francese, una
lingua ben
conosciuta per motivi storici legati
all’adesione dei Valdesi alla Riforma Protestante e praticata
comunemente da un
buon numero di famiglie.
Un vastissimo
repertorio, costituito da oltre quattrocento
canzoni, ed al quale il nostro gruppo attinse occasionalmente fin dagli
esordi,
quando tra il 1975 e il 1976 mise
in
scena un concerto di canti
popolari, sociali
e di protesta (Dai campi e dalle
officine) e successivamente lo spettacolo La boje!.
Ma č a
partire dagli anni ’80 che il GTA inizia un lavoro sistematico di
ricerca e di
raccolta di queste canzoni, organizzando incontri nelle piccole scuole
Beckwith
di Angrogna, a Rorą, Bobbio Pellice e San Giovanni. Ci si ritrova con
la gente
del villaggio,
magari intorno ad un
bicchiere di vino, si chiacchiera, si canta ,si registra con un piccolo
magnetofono. Qualcuno se ne arriva con il suo caié, lo si sfoglia
alla
ricerca di un testo di cui qualcuno conosce ancora la melodia, si
fotocopia e si
conserverą in archivio, con la
musicassetta.
Nel giro di un anno e
mezzo vengono cosģ
raccolte oltre 200 canzoni e una
decina di quaderni e
, su richiesta del
Centro di Documentazione costituito
in
quegli anni per iniziativa
del Comune di
Angrogna ,si ciclostila il primo numero della collana dei Quaderni. Si
intitola Ciantoumne
‘ncą una (Cantiamone ancora una) e
contiene 36 canzoni del patrimonio storico-narrativo delle valli
valdesi.
Nel
1984, sulla base del materiale raccolto, il
Gruppo allestirą il primo di una serie di
veri e propri spettacoli musicali, Ninna nanna della guerra
e con
l’occasione inciderą, molto artigianalmente, la sua prima musicassetta.
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