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6 agosto
2015 - Il GTA premiato in Toscana - di Diego Meggiolaro Riforma.it
Il
riconoscimento dato per la ricerca e la divulgazione della civiltà
contadina. È il primo premio ufficiale dopo oltre quarant'anni di vita
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2 maggio
2003 - Il teatro con i piedi per terra - di Gianluca Favetto
Il Diario della settimana
Questa è la storia di una
tenacia tranquilla. La storia di un entusiasmo che resiste. Gente che a
cinquant'anni e passa conserva la stessa energia, la stessa purezza di
quando ne aveva venti. Gente che fa teatro da una vita. con i piedi ben
piantati nella vita.... Sono veri emigranti del teatro. Invece delle
valigie di cartone, hanno la testa piena di idee... Hanno voglia di
incontri, di serate, di girare l'Italia, di attraversare comunità
diverse, confrontarsi. Cercano occasioni per proporre i loro
spettacoli. Dove c'è una giusta causa arrivano volentieri, da vecchi
compagni. Se volete provare, 0121 953026.
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27 gennaio
1995 - La storia al café liberté - di Renato Scagliola
La
Stampa - Torino Sette
Chi non conosce i teatranti
angrognini - che lavorano dal 1972 avendo ripreso la storica esperienza
delle filodrammatiche valdesi - salga fino al paese (60 chilometri da
Torino), e avrà delle sorprese. Non solo dal punto di vista dello
spettacolo, ma per il retroterra culturale che sta alla base delle
elaborazioni teatrali: un mix di impegno civile, prosa e poesia,
attaccamento alla terra e alla sua storia dura ed epica, rispetto
dell'uomo e delle sue libertà.
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25 ottobre 2007 -
Gruppo Teatro Angrogna: spettacolo con convegno - di Giuseppe Platone
Riforma - L'Eco delle Valli
Valdesi
Durare
così a lungo come gruppo di volontari del teatro ha dello
straordinario. Non cessiamo di stupirci del fatto che all'inizio degli
anni 70 un gruppo di montanari valdesi sia riuscito a crescere e durare
su questo terreno, apparentemente effimero. Il GTA affonda le proprie
radici nella cultura valdese valligiana. Senza quel mondo antico delle
Unioni giovanili, senza la disciplinata passione per la lettura, la
discussione, il confronto, la riflessione critica il GTA non
esisterebbe. Non che altrove manchino queste qualità, ma nelle valli
valdesi s'intrecciano con elementi di una religiosità spoglia,
essenziale che riempie il vuoto solo con la parola. L'amore per la
parola scritta, detta e recitata non come spettacolo in sé - quasi a
voler riprodurre la spettacolarità rituale del rito religioso - ma
piuttosto come interrogazione sociale, protesta contro l'ingiustizia,
tentativo di dare la parola ai minimi. |
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